IL GOVERNO DA IL VIA LIBERO ALLA CARTA DELLE AUTONOMIE   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

fonte: www.governo.it


Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10.00 a Palazzo Chigi.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro della semplificazione, Roberto Calderoli, del Ministro dell'interno, Roberto Maroni, del Ministro delle riforme per il federalismo, Umberto Bossi, e del Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto:
- un disegno di legge che individua le funzioni fondamentali di Province e Comuni e semplifica taluni aspetti dell'ordinamento regionale e locale; il provvedimento contiene inoltre alcune importanti deleghe conferite al Governo in materia di: trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo. Un intero Capo del provvedimento è dedicato ad una importante operazione di riordino e soppressione di organismi decentrati (in particolare Comunità montane, difensori civici, Circoscrizioni di decentramento comunale, Consorzi di enti locali); vengono altresì proposte misure in favore dei piccoli comuni ed è ridotto il numero dei compiti dei consiglieri delle Giunte comunali e provinciali. In considerazione della peculiarità e dell'importanza che il Governo annette alla materia, il disegno di legge, che ha già avuto un esame preliminare dal Consiglio il 15 luglio scorso, costituisce provvedimento collegato alla manovra finanziaria; in questa veste, consultate le Regioni e le Autonomi locali, verrà presentato al Parlamento e usufruirà dei percorsi preferenziali di approvazione previsti dai Regolamenti parlamentari;
su proposta del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli:
- un decreto legislativo che dà attuazione alla delega conferita al Governo dalla legge n. 246 del 2005 per individuare le disposizioni legislative pubblicate tra il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d'Italia, ed il 31 dicembre 1969 (una data scelta dal legislatore del 2005 a marcare simbolicamente il trapasso ad un'era legislativa ed amministrativa caratterizzata dal varo di alcune significative riforme, a partire da quella regionale), delle quali si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. Si tratta di un ulteriore tassello della manovra di revisione normativa, che consiste nella ricognizione degli atti normativi (circa duemilatrecento) individuati da una complessa istruttoria come tuttora utili al funzionamento della macchina statale. Il testo ha ricevuto il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e della Commissione parlamentare per la semplificazione normativa.
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fonte: Ansa

Via libera del Consiglio dei ministri alla Carta delle Autonomie e al decreto legislativo sulla semplificazione normativa. Il provvedimento 'salva' dalla mannaia del 'taglialeggi' alcune disposizioni legislative statali anteriori al 1 gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. Lo riferisce Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del programma, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri.
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fonte: Reuters

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla Carta delle autonomie, che ridefinisce il ruolo e le funzioni degli enti locali in vista dell'attuazione del Federalismo fiscale.
Lo dice in una nota il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli.
"Con il cosiddetto Codice delle autonomie andiamo finalmente a definire le funzioni delle autonomie locali, stabilendo chi fa che cosa, e ad eliminare migliaia di enti dannosi, con consistenti risparmi di spese per la macchina pubblica e un complessivo snellimento delle strutture amministrative", dice Calderoli nella nota.
Il disegno di legge punta inoltre a snellire l'apparato amministrativo locale mediante una complessiva rivisitazione dell'impianto degli enti territoriali "ed una drastica riduzione che porterà al taglio di circa 34 mila tra consiglieri comunali, circoscrizionali e provinciali e di circa 15 mila assessori comunali e provinciali".


Pubblicazione del: 19-11-2009
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