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Milano, lo smog manda al Pronto soccorso 73 cittadini al giorno

73 ricoveri al giorno per patologie legate allo smog che avvelena Milano e fa ammalare i cittadini di asma, bronchiti, polmoniti, tosse, in un crescendo che può provocare attacchi di cuore e ictus con possibile esito fatale. I problemi di salute con cui devono fare i conti i milanesi sono, ancora una volta, riconducibili all'inquinamento, al micidiale smog e in particolare alle polveri sottili, che da inizio 2007 a fine 2008 hanno fatto registrare oltre 5mila accessi ai Pronto soccorso milanesi per disturbi più o meno gravi potenzialmente correlabili all'inquinamento, poiché ai picchi di agenti inquinanti corrisponde regolarmente un aumento (dal +10% al 15%) del tasso di visite negli ospedali cittadini.

Questi dati emergono da uno studio denominato "Poemi" (Pollution and Emergencies in Milan), condotto proprio in cinque ospedali milanesi (Fatebenefratelli, Niguarda, Policlinico, San Carlo e San Paolo), commissionato e finanziato dal Comune e coordinato dall'ospedale San Carlo Borromeo: dei 53.514 accessi registrati, 26.151 sono stati provocati da disturbi acuti delle vie respiratorie superiori, 3.569 da asma acuto, 8.536 da bronchite acuta, 5.689 da polmonite, 1.825 da riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva, 4.324 da scompenso cardiocircolatorio, 1.697 da sindrome coronarica acuta e infine, 1.723 da ictus.

"Il nostro studio non prende in considerazione i ricoveri ospedalieri, ma gli accessi al Pronto soccorso, che permettono un monitoraggio in tempo reale ancora più puntuale", hanno precisato gli autori dello studio. Obiettivo dell'indagine è proprio quello di creare una rete di monitoraggio basata sulla combinazione di più elementi, come la presenza nell'aria milanese di una serie specifica di inquinanti (Pm2,5, Pm10, ossidi d'azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo, ozono e benzene), e gli accessi nei cinque Pronto soccorso cittadini per malattie acute cardio-respiratorie, al netto dai fattori che potrebbero confondere i risultati dell'analisi, come la temperatura e l'umidità giornaliere, o la concentrazione atmosferica di pollini.

"La missione di questo studio è definire strategie di prevenzione e tutela della salute dei cittadini", puntualizzano infine gli autori dello studio. Se i disturbi acuti delle vie respiratorie rappresentano un fattore di rischio elevato per la salute dei milanesi, a farne maggiormente le spese sono proprio i bambini, particolarmente esposti a smog e inquinamento. Tra i 1.825 i casi di riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva registrati nel 2008, il 50% riguarda proprio gli under 18 costretti a vivere in una città come Milano, che anche quest'anno - nonostante l'Ecopass - ha superato la soglia d'allarme degli inquinanti per oltre 57 giorni, quasi il doppio di quelli "concessi" dall'Unione europea (35 giornate, superata questa soglia scatta l'infrazione).
di Flora Cappelluti - redattore: FC

Fonte: helpconsumatori



Pubblicazione del: 01-10-2009
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