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L’Asl Napoli 2 non finanzia più il servizio A casa cinquanta ragazzi autistici


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11 Febbraio 112 DAY giornata per la sicurezza Daniele Minichini del Lipol

L'11 febbraio è un giorno speciale: perché si scrive 11-2, come il Numero Unico dell'Emergenza (Nue) attivo a livello europeo. La Lipol si batte da anni per la centrale unica di emergenza legata appuntoal numero unico europeo 112. Ed è proprio per promuovere il Nue anche in Italia che oggi sabato 11 Febberaio sono scesi in piazza tutti i protagonisti dell'emergenza: Polizia Locale , Carabinieri,Polizia, Vigili del Fuoco, Soccorso sanitario, Protezione Civile e associazioni. A Milano, nell'Ottagono della Galleria, dalle 11 l'Azienda regionale dell'emergenza urgenza (Areu), ha invitato i cittadini a conoscere il Numero Unico 112 e a scaricare l'app Where Are U, ma anche per testimoniare l'importante coesione tra le Forze coinvolte nel servizio. Se sono infatti sempre di più le persone che lo utilizzano, c'è ancora un'importante fetta di popolazione che non conosce il servizio, Il 112 infatti era operativo solo in Lombardia, ma entro il 2017 altre Regioni lo avvieranno: Lazio (a Roma è già operativo), Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Trentino e Alto Adige, Marche. Purtroppo proprio al Sud dove c'è più bisogno di far "rete" tra chi è preprosto alla sicurezza e i cittadini ancora siamo lontani e noi come sindacato ma soprattutto come uomini che ci credono continuiamo a lottare . Qui sotto l'intervista alla radio tedesca che è ancora, purtroppo, attuale dato che siamo ancora mille miglia dalle Centrali di città come Barcellona in Spagna . Daniele Minichini - Segretario e Coordinatore Nazionale RSU Lipol

04/12/2013 FUNKHAUS EUROPA RADIO COLONIA

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LETTERA APERTA LA PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA

LETTERA APERTA Al sig. Presidente Vincenzo De Luca Alla Quinta Commissione “Sanità e Sicurezza sociale” Regione Campania In forza del contratto di collaborazione tra ASL NA2 Nord e centro Serapide S.p.A., approvato con delibera n. 1229 del 25/11/2013, dall'1/09/2014 circa 60 ragazzi autistici inseriti nel progetto Autismo in Via Campana 233 a Pozzuoli (NA) ogni giorno, oltre alle terapie in rapporto 1 a 1 con gli operatori, svolgono attività occupazionali; imparano a cucinare; a prendersi cura dell'orto; a fare la spesa; alcuni seguono stage formativi all'esterno per imparare un mestiere (come il pizzaiolo); delle ragazze vanno in un centro estetico per imparare a truccarsi; altri in piscina per imparare a nuotare, ma anche a fare la doccia e a rivestirsi da soli. Nei mesi più caldi fanno gite in bellissimi agriturismi del puteolano. Il tutto sotto la guida dei terapisti con la supervisione della dott.ssa Teresa Petrarca, neuropsichiatra infantile dell'Asl NA2 Nord, la quale con amore, oltre che con competenza professionale, suggerisce interventi mirati, somministra cure farmacologiche, presenzia a tutti gli incontri GLH per rendere possibile la collaborazione tra scuola, centro di riabilitazione e famiglia Il progetto da attuarsi in favore dei ragazzi autistici, così come previsto dalla deliberazione n. 709 del 22/07/2013, in linea con la Legge n. 134 del 2015 sull'autismo, prevede tutto questo e anche di più; a favore dei ragazzi più grandi la possibilità, per esempio, di soggiornare nella struttura, essendo disponibili posti letto. Nessun centro di riabilitazione ordinario offre oggi tutto questo; eppure, nonostante ciò, il contratto di collaborazione tra ASL NA2 Nord e centro Serapide S.p.A. alla scadenza biennale del 31/08/2016 non è stato rinnovato. I circa 60 ragazzi autistici rischiano di essere dimessi; le loro famiglie sono in uno stato di agitazione e disperazione, ben consapevoli delle opportunità che potrebbero perdere; il centro Serapide rischia la chiusura . Come è possibile tutto ciò? In un momento storico in cui sembra esserci tanta attenzione per la disabilità, e in modo particolare proprio per l'autismo, come è possibile che invece di creare nuove opportunità ,ovvero incrementare quelle già in essere, si butti tutto all'aria così e si decida di recludere i ragazzi autistici nelle case, negando loro ogni forma di integrazione? Quale regressione subiranno questi ragazzi così sensibili vedendosi negate tutte le occasioni di socializzazione e monitoraggio clinico/terapeutico cui erano abituati? Perché il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 dr Antonio D'Amore, nonostante diversi nostri solleciti e gli impegni presi dal suo staff in occasione della nostra manifestazione di protesta del 14 Ottobre c.a. presso la sua sede a Monteruscello, a tutt’oggi non riceve la nostra associazione e una delegazione di genitori al fine di permetterci di rappresentare le vive preoccupazioni di tutti e ricevere chiarimenti se allo stato sia in fase di elaborazione e/o emissione la delibera di conferma del progetto stesso? Si può decidere il destino dei nostri ragazzi e di un progetto pilota senza constatarne, sul campo, la reale incidenza sulla società stessa? Marano 3/11/2016 Il Presidente Daniele Minichini
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