::notizie::

Pagina 21 di 271: [<<] [<] [17] [18] [19] [20] [21] [22] [23] [24] [25] [>] [>>] Notizie totali: 811
* Categorie 

CODICE DELLA STRADA , CONTRAVVENZIONI PIU' CARE DAL 1 GENNAIO 2013

Codice della strada, multe più care dal 1° gennaio

Fino a 20 in più per la sosta vietata, a 36 per la guida col cellulare, a 180 per l'eccesso di velocità. Non un giro di vite ma uno scatto automatico generalizzato

 

Fonte: VIRGILIO.IT

Per gli automobilisti il 2013 parte in salita. Scattano gli aumenti generalizzati delle multe per le infrazioni al Codice della strada previsti ogni due anni per adeguare gli importi al costo della vita. In base al dato Istat, dal prossimo 1° gennaio tutte le sanzioni pecuniarie aumenteranno del 5,9%.

Si tratta di un automatismo previsto dall'art. 195 dello stesso Codice della strada che stabilisce unadeguamento biennale delle sanzioni amministrative all'indice Foi (l'aumento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) nei due anni precedenti. Il dato è stato comunicato dall'Istat e spetterà ora al Ministero della giustizia fissare ufficialmente con decreto i nuovi limiti delle sanzioni da applicarsi dal 1° gennaio.

La tabella degli aumenti

Tradotto in moneta sonante significa aumenti che vanno da pochi euro a oltre i 100. Ecco alcuni esempi del caro-multe per alcune delle infrazioni più ricorrenti (sanzione min-max in euro).

 Infrazione Vecchi 
importi
Nuovi
importi
Variaz.
 Superamento limite di velocità tra 10 e 40 km/h (art. 142, c. 8) 159-639 168-677 9-38
 Superamento limite di velocità tra 40 e 60 km/h (art. 142, c. 9) 500-2.000 530-2.118 30-118
 Superamento limite di velocità oltre i 60 km/h (art. 142, c. 9-bis) 779-3.119 825-3.303 46-184
 Circolazione contromano (143, c. 11) 154-613  163-649 9-36
 Circolazione contromano in autostrada o altre situazioni a rischio
 (art. 143, c. 12)
302-1.207 320-1.278 18-71
 Mancata precedenza allo stop (art. 145, c. 5) 154-613 163-649 9-36
 Sorpasso pericoloso (art. 148, c. 15) 73-306 77-324  4-18
 Mancata distanza di sicurezza (art. 149, c. 4) 39-159 41-168 2-9
 Mancata distanza di sicurezza con gravi danni ai veicoli
 (art. 149, c. 4)
80-318 85-337 5-19
 Mancata distanza di sicurezza con gravi danni alle persone
 (art. 149, c. 6)
398-1.596 421-1.690 23-94
 Sosta sul marciapiedi, in spazi per invalidi, raccordi, ecc.
 (art. 158, c. 2)
 80-318 85-337 5-19
 Mancato uso delle cinture di sicurezza (art. 172, c. 10)  76-306 80-324  4-18
 Mancato uso del casco in moto (art. 172, c. 2)   76-306 80-324  4-18
 Guida col cellulare  152-608  161-644 9-36


(A.D.M.)


    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta

LA RIFORMA DEL CONDOMINIO

La riforma del condominio è legge: tutte le novità

Amministratore "trasparente", nuovi quorum delle assemblee, via libera agli animali e ai condomini che vogliono staccarsi dal riscaldamento centralizzato

Una riforma dopo 70 anni. Sta per essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge (scarica il testo in pdf) che modifica la disciplina "del condominio negli edifici", una ventina di articoli del Codice civile rimasti pressoché invariati dal 1942, mentre la convivenza e le esigenze di uno stabile si sono completamente trasformate. Un mondo dove la casistica delle situazioni, spesso ad alta conflittualità, è pressoché infinita. La nuova legge, che entrerà in vigore dopo 6 mesi dalla pubblicazione (quindi presumibilmente verso la metà del 2013), andrà a incidere sulla vita quotidiana di 30 milioni di italiani che vivono in edifici condominiali.

Le novità riguardano moltissimi aspetti delle vita condominiale: dal ruolo dell'amministratore, ai quorum delle assemblee, al sito web per le comunicazioni alla tutela degli animali, la possibilità di staccarsi dal riscaldamento centralizzato e le parabole tv. Vediamole più in dettaglio.

AMMINISTRATORE. E' una figura che che viene riqualificata dalla riforma. Il suo mandato dura 2 anni e prevede:
obblighi di formazione (diploma superiore e corsi specifici per chi svolge questa professione de meno di 1 anno);
obblighi di trasparenza sui suoi dati professionali e sulla gestione finanziaria (informazione ai condòmini sullo stato dei pagamenti e delle pendenze). Al momento della nomina (o del rinnovo) dell'incarico deve specificare, l'importo del suo stipendio e non ha diritto ad altri compensi che non vengano deliberati dell'assemblea;
• obbligo di stipulare una polizza di responsabilità professionale.

In caso di gravi irregolarità anche un solo condomino può richiedere la convocazione dell'assemblea per revocare il suo mandato.

ASSEMBLEA. Per facilitare le decisioni si abbassano i quorum, cioè i numeri necessari per la validità dell'assemblea e delle sue delibere:
per la costituzione in 1a convocazione: 50% + 1 dei condomini e 2/3 dei millesimi;
per la costituzione in 2a convocazione (quella effettiva): 1/3 dei condomini e 1/3 dei millesimi;
per le delibere (sempre in 2a convocazione): 50% + 1 dei partecipanti e 1/3 dei millesimi.
Il quorum è ulteriormente ridotto per le delibere che riguardano la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti, l'abbattimento di barriere architettoniche, il risparmio energetico, i parcheggi, le antenne e gli impianti telematici centralizzati.

Viene in contemporanea limitato l’(ab)uso della delega: se i condòmini sono più di 20, un singolo partecipante all'assemblea non può rappresentare più di 1/5 dei condòmini e 1/5 dei millesimi.

RISCALDAMENTO. Il singolo condomino potrà staccarsi dall’impianto centralizzato se:
il suo appartamento non è sufficientemente riscaldato per problemi tecnici all’impianto condominiale che non vengono risolti nel corso di una stagione;
il distacco non comporta squilibri che compromettono la normale erogazione di calore agli altri appartamenti.
Se il distacco comporta una spesa aggiuntiva chi si separa deve partecipare alle spese di manutenzione straordinaria dell’impianto.

SCALE E ASCENSORE. Sono equiparati nel criterio di ripartizione delle spese.

ANTENNE. Viene riconosciuto il diritto del singolo condomino all'installazione dell'impianto di ricezione radiotelevisiva individuale.

ANIMALI. Sarà vietato vietare con regolamento condominiale la presenza di animali domestici nelle abitazioni.

SANZIONI. Le violazioni al regolamento condominiale verranno sanzionate con multe da 200 fino a 800 euro in caso di recidiva.

CONDOMINIO ONLINE. Infine la riforma autorizza l'apertura di siti internet condominiali con pubblicazione online di tutta la documentazione assembleare (verbali, delibere) e dei dati contabili. Per l'attivazione del sito è necessario il 50% + 1 dei condomini intervenuti in assemblea e il 50% dei millesimi. Il sito dovrà essere protetto con password.
Fonte: Virgilio.it
    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta

ITALIA - DA 86 A 51 PROVINCE

Il governo taglia le province: da 86 a 51. La nuova mappa

Il Cdm vara il riordino. Dal primo gennaio giunte soppresse. Dal 2014 operative le città metropolitane

uove province: tagli e accorpamenti MAPPA
SPENDING REVIEW

Roma, 31 ott. (TMNews) - Arriva la "nuova Italia" a ranghi ridotti, almeno a livello di province: il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto-legge che completa il percorso avviato nel mese di luglio, finalizzato al riordino delle province e all`istituzione delle città metropolitane. Il decreto prevede la riduzione del numero delle province a statuto ordinario, da 86 a 51, comprese le città metropolitane. Dal primo gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse e il presidente potrà delegare l`esercizio di funzioni a non più di tre consiglieri provinciali. Dal primo gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese.

Per assicurare l`effettività del riordino posto in essere, senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati e adempimenti preparatori, garantiti dall`eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta. Resta fermo il divieto di cumulo di emolumenti per le cariche presso gli organi comunali e provinciali. Resta anche ferma l`abolizione degli assessorati. Infine, gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo.

Questa la nuova mappa delle province secondo il riordino previsto dal decreto.

PIEMONTE: da 8 (Torino, Cuneo, Alessandria, Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio, Novara) a 5 (città metropolitana di Torino, Cuneo, Alessandria-Asti, Biella-Vercelli, Verbano Cusio Ossola-Novara).
LOMBARDIA: da 12 (Milano, Brescia, Bergamo, Pavia, Lodi, Cremona, Lecco, Monza-Brianza, Varese, Como, Mantova, Sondrio) a 7 (città metropolitana di Milano-Monza, Brescia, Bergamo, Pavia, Lodi-Mantova-Cremona, Como-Varese-Lecco, Sondrio).
VENETO: da 7 (Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Treviso, Belluno) a 5 (città metropolitana di Venezia, Padova-Treviso, Verona-Rovigo, Vicenza, Belluno).
LIGURIA: da 4 (Genova, La Spezia, Imperia, Savona) a (città metropolitana di Genova, La Spezia, Imperia-Savona).
EMILIA-ROMAGNA: da 9 (Bologna, Parma, Modena, Ferrara, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Forlì Cesena, Ravenna) a 5 (città metropolitana di Bologna, Parma-Piacenza, Reggio Emilia-Modena, Ferrara, Ravenna-Forlì Cesena-Rimini).
TOSCANA: da 10 (Firenze, Grosseto, Siena, Arezzo, Pisa, Livorno, Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato) a 4 (città metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, Siena-Grosseto, Arezzo, Pisa-Livorno-Massa-Lucca).
UMBRIA: da 2 (Perugia, Terni) a 1 (Perugia-Terni).
MARCHE: da 5 (Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo) a 3 (Ancona, Pesaro Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno).
LAZIO: da 5 (Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo, Latina) a 3 (città metropolitana di Roma, Rieti-Viterbo, Frosinone-Latina).
ABRUZZO: da 4 (L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo) a 2 (L'Aquila-Teramo, Pescara-Chieti).
MOLISE: da 2 (Campobasso, Isernia) a 1 (Campobasso-Isernia).
CAMPANIA: da 5 (Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento) a 4 (città metropolitana di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino-Benevento).
BASILICATA: da 2 (Potenza, Matera) a 1 (Potenza-Matera).
PUGLIA: da 6 (Bari, Foggia, Lecce, Brindisi, Taranto, Barletta Andria Trani) a 4 (città metropolitana di Bari, Foggia-Barletta Andria Trani, Lecce, Brindisi-Taranto).
CALABRIA: da 5 (Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone) a 3 (città metropolitana di Reggio Calabria, Cosenza, Crotone-

    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta