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24/10/2005 A chi spetta il 'Gongolo'?.


Sindacato Li.Po.L.

AGLI ISCRITTI



Le pensioni non esistono più. Chi ha iniziato a lavorare dopo la riforma Dini del 1995, dopo 40 anni (quarant'anni!) di lavoro e di contributi versati, percepirà una " pensione" pari a meno del 50% dell'ultimo stipendio.Quindi non una pensione ma un assegno alimentare e chi lo percepirà potrà considerarsi fortunato perché vorrà dire che avrà lavorato per 40 anni almeno di contributi e si scenderà al 35% e per chi avrà collezionato solo lavori precari si scenderà al 20 o addirittura al 10% questo perché la "pensione" sarà commisurata non più allo stipendio preso ma ai contributi versati. Questa è una realtà che oggi solo pochi percepiscono ma che presto si farà largo tra la gente. E' per questo che, per noi operatori, trasmissioni televisive come quella di Striscia la Notizia di sabato 22 Ottobre u.s. sono peggio di una bomba fatta esplodere in una sezione di Polizia Municipale.


Confesso che anch'io pur conoscendo il problema sollevato da quella trasmissione ne avevo sottovalutato l'impatto che è puramente e semplicemente devastante.Far dipendere una parte, per quanto infinitesimale sia, della nostra pensione dalle contravvenzioni è una cosa ingiusta ed odiosa. Ingiusta perché l'ammontare di una retribuzione che verrà erogata a così grande distanza di tempo deve essere predeterminata con riferimento a delle costanti, e se ci deve essere una parte flessibile essa deve essere ancorata a fattori che hanno a che fare con l'economia, scommettendo sul suo sviluppo (indice azionario ad es). Odiosa, perché se è già non tollerabile che molti bilanci comunali praticamente si reggono sugli incassi delle contravvenzioni, e i cittadini ancora lo sopportano perchè comunque sono soldi che vanno alla collettività, un uso delle contravvenzioni per "arricchire" i vigili urbani in una società sempre più impoverita sarebbe indegno di un paese civile.Tutto questo, per di più viene, ad inserirsi in quella vicenda incivile che è la riscossione dei verbali di contravvenzione dove non c'è differenza da Napoli a Milano e, dove, né a Napoli né a Milano tutti pagano tutti i verbali elevati. L'ultima cosa di cui si sente il bisogno è di una guerra tra poveri ed in quel caso noi siamo quelli che hanno più da rimettere; ed è ciò che accadrà se verrà meno, nella mente dei cittadini, la fiducia nell'imparzialità del nostro operare.


Se questa fiducia non esisterà più secondo voi cosa farà domani un precario che dopo aver parcheggiato per motivi di lavoro l'auto in doppia fila si vedrà affibbiata una multa pari a metà di quanto lui guadagna in un mese di lavoro? Quanto detto mi porta ad una sola conclusione : dobbiamo rinunciare a quanto disposto dall'art.208 del C.d.S... Spero che nessuno di voi colleghi sia cosi stupido da pensare che la faccenda si esaurisca con un servizio su "Striscia la Notizia". L'articolo 208 è in vigore dal 1995 e se è stato tirato fuori, solo dieci anni dopo, è perché il padrone di Canale 5 è il principale azionista (quasi 40%!) di Mediolanum cioè una delle principali Compagnie di Assicurazioni italiane ed è lo stesso che come Presidente del Consiglio si è opposto alla riforma del T.f.r. proposta dal Ministro Maroni perché NON dava mano libera alle assicurazioni su i Fondi Pensioni.


Potete stare certi che Berlusconi pur di diventare ancora più ricco non si farebbe nessuno scrupolo a camminare sui nostri cadaveri!


Però, anche se quelli di Striscia la notizia non hanno nessun titolo per farci la morale, resta il fatto che quanto disposto dall'art.208 è ingiusto ed odioso e se qualcuno di voi vuol continuare a difendere questo assurdo privilegio sappia che non è a me che potrà rivolgersi né che potrà usare il nome del Sindacato Libera Polizia Locale(Li.Po.L.).


Resterò solo? Non è un problema mio, sarà un problema vostro.


Napoli lì 24/10/05 Il Segretario Generale


Daniele Minichini