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27/6/2005 Lettera Aperta sui fatti di piazza ottocalli.


Cari Colleghi


Quella che segue è una lettera aperta che più che indirizzata a voi è indirizzata ai cittadini; il motivo lo capirete alla fine di questa mia. Io penso che qui a Napoli i fatti di Piazza Ottocalli del 20 Giugno 2005 siano stati gravemente sottovalutati. Innanzi tutto dalle istituzioni locali ed in particolar modo dal Sindaco, la quale ha approfittato della situazione per uscirsene con la proposta di assumere 200 vigili urbani”anticrimine”senza concorso o meglio attingendo da una graduatoria vecchia (famigerato concorso). A parte il fatto che l’ex ministra degli Interni mi deve spiegare che cos’è un “vigile anti-crimine”visto che fino ad ieri mi risultava che tutti gli agenti di polizia municipale, i carabinieri e i poliziotti fossero tutti anticrimine, ma la cosa più grave è che alla vigilia delle elezioni politiche ce se n’esca fuori con la storia che per fare un nuovo concorso ci voglia troppo tempo.

Solo due considerazioni:

1. l’obbligatorietà dell’assunzione per pubblico concorso dei pubblici impiegati è disposta dall’art. 97 comma 3 della Costituzione

2. che cosa ha di così speciale il sindaco di Napoli per poter stabilire Lei chi può fare e chi non può fare il vigile anticrimine?

Ancor più grave è la sottovalutazione di quanto accaduto a Piazza ottocalli da parte dei cittadini di Napoli.Quando parlo dei cittadini di Napoli non intendo riferirmi a tutti quelli che abitano nella città ma solo a quelli che hanno ancora un minimo di senso civico e di dignità.

Perché è inutile continuare a negarcelo una parte,minoritaria ma grande,di napoletani di crimine ci vive e ci vive bene e non ha nessuna intenzione di cambiare vita. Ebbene, cari colleghi, se pensate che si possa andare avanti così facendo finta di niente e dando retta alle stupidaggini del Sindaco (…e pensare che è un ex ministro degli interni….) vi sbagliate di grosso. Molti di voi sanno che prima di fare il vigile a Napoli ho lavorato per alcuni anni nelle Poste di Milano, perciò di tanto in tanto mi sento con alcuni dei miei ex colleghi.Ebbene costoro vanno dicendo che lì da loro le cose vanno sempre peggio, che ormai ogni giorno sui Tg e giornali locali, quando non lo vedono direttamente coi loro occhi, c’è la notizia di fabbriche che chiudono. Si tratta di fabbriche che hanno alle spalle anche quaranta o cinquant’anni d’attività, tra quelle tessili ce ne sono di quasi centenarie.

Ormai in fatto di miseria non è poi tanta la differenza tra la periferia di Milano e quella di Napoli.

Il peggio,secondo loro, deve ancora arrivare perché se la Lega se ne è uscita con la sparata contro l’Euro e il ritorno della Lira,le cui banconote fino all’altro ieri erano per i leghisti poco più che carta igienica, vuol dire che in tutto il nord – est ci sono migliaia di fabbriche che prima di questo Natale chiuderanno per fallimento. Allora, nel baratro non ci finirà solo il Nord – Est ma tutta l’Italia e fatti come quelli di Piazza Ottocalli faranno dire,non solo ai leghisti ma a tutte le genti del Nord, che Napoli è come Bagdad e non vale sprecare un soldo per essa e che i Napoletani si arrangino da soli.

Riuscite a capire che cosa vuol dire una cosa del genere? No? Come non detto fate quello che vi pare ma non venite a bussare alla mia porta quando arriverà il diluvio. Sì? Allora, non dobbiamo farci prendere dallo scoramento ma, scendere ogni giorno in strada, svolgere il nostro lavoro checché vada cianciando il Sindaco e i suoi cortigiani, così facendo dando una speranza ai cittadini di Napoli da cui saremo sicuramente ricambiati nel momento del bisogno.

Napoli 27 Giugno 2005 Il Segretario Generale

Daniele Minichini