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Prestiti, mutui e non solo per i lavoratori


Con il decreto ministeriale 45 del 2007 il Governo ha esteso a partire dal primo novembre 2007 lŽiscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dellŽInpdap ai pensionati Inpdap e ai dipendenti e pensionati delle amministrazioni pubbliche, così come intese dallŽarticolo 1 del decreto legislativo 165 del 2001. La Gestione credito finora era riservata ai lavoratori in servizio iscritti allŽInpdap ai fini pensionistici.
Cosa vuol dire?
Il Governo ha esteso a tutti i lavoratori e pensionati del settore pubblico, anche quelli non iscritti allŽInpdap a fini previdenziali, la possibilità di accedere alle prestazioni dellŽarea credito e attività sociali dellŽInpdap. In pratica, chi aderisce alla Gestione credito ha diritto a richiedere prestiti e mutui a tassi agevolati, insieme a servizi destinati ai giovani e ai pensionati.

Quali sono i vantaggi dellŽadesione?
LŽadesione alla Gestione credito garantisce lŽaccesso a prestazioni di tipo creditizio e sociale. Tra le prime ci sono piccoli prestiti rimborsabili in 12, 24, 36 o 48 mesi, prestiti pluriennali con cessione del quinto erogati direttamente o garantiti dallŽInpdap e mutui ipotecari edilizi per la prima casa a 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Tra i benefici sociali, alcune prestazioni sono dedicate ai giovani: convitti e vacanze studio in Italia e allŽestero, borse di studio, master e dottorati di ricerca; altre sono studiate per il benessere dei pensionati: case albergo, soggiorni senior e interventi assistenziali per malati di Alzheimer.

Iscrizione, non adesione e recesso
Lavoratori e pensionati saranno iscritti automaticamente alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dellŽInpdap a partire dal primo novembre 2007, quindi non cŽè bisogno di fare alcuna richiesta. LŽiscrizione, tuttavia, non è obbligatoria, e chi non intende aderire dovrà manifestare la propria volontà entro e non oltre il 31 ottobre 2007.
I pensionati Inpdap possono utilizzare il modulo di non adesione scaricabile a fondo pagina: il modulo, compilato in tutte le sue parti, va presentato, oppure spedito per posta o per fax, alla Sede Inpdap provinciale o territoriale di residenza. Inoltre, per sei mesi a partire dalla prima trattenuta, i pensionati Inpdap che hanno aderito alla Gestione credito possono decidere di recedere dallŽiscrizione utilizzando, con le stesse modalità appena esposte, il modulo di recesso scaricabile a fondo pagina.
I dipendenti di enti e amministrazioni non iscritte allŽInpdap devono comunicare la loro volontà di non adesione allŽente o amministrazione di appartenenza entro il 31 ottobre, oppure hanno sei mesi a partire dalla prima trattenuta per recedere dallŽiscrizione con le stesse modalità. I pensionati di enti o amministrazioni non iscritte allŽInpdap devono comunicare la loro volontà allŽente previdenziale che eroga lŽassegno di pensione; anche i pensionati non Inpdap possono recedere dallŽiscrizione entro sei mesi dalla prima trattenuta con le stesse modalità.

I dipendenti pubblici in servizio iscritti allŽInpdap ai fini pensionistici, invece, mantengono lŽobbligo di iscrizione e di versamento del contributo

Cosa è la Gestione unitaria credito e attività sociali dellŽInpdap?
Si tratta di un fondo costituito nel 1996 per finanziare le attività con finalità sociale che esulano dallŽambito strettamente previdenziale dellŽInpdap. Le prestazioni offerte dallŽInpdap con tale fondo sono in parte finanziate dalla contribuzione dei lavoratori: i dipendenti pubblici iscritti allŽInpdap infatti già versano lo 0,35% della loro retribuzione lorda, con la trattenuta che nel cedolino viene chiamata “Ritenuta fondo credito”. Di anno in anno, a seconda delle disponibilità di budget, la Gestione credito determina i servizi da offrire e i criteri con cui vengono concessi.

Quali contribuzioni comporta lŽiscrizione?
I lavoratori in servizio coinvolti dal decreto ministeriale 45/2007 che aderiranno alla Gestione credito contribuiranno con le stesse modalità dei dipendenti pubblici iscritti allŽInpdap, ovvero con una quota pari allo 0,35% dello stipendio lordo. I pensionati invece verseranno una contribuzione pari allo 0,15% della pensione lorda. Entrambe queste contribuzioni saranno trattenute automaticamente dalla retribuzione o dallŽassegno di pensione. Se la pensione, tuttavia, è inferiore a 600 euro lordi, al pensionato non verrà richiesto alcun contributo per accedere alle prestazioni offerte.
I pensionati Inpdap che decideranno di non aderire o di recedere dallŽiscrizione continueranno ad avere accesso ai benefici di tipo sociale.
Fonte: INPDAP