DOCUMENTI SELEZIONANDOLI DAL MENU'

Torna indietro Torna Indietro     Stampa questo documento dal titolo: 04/03/1996 il Globo: Vigili all'attacco del Comune'Pretende da noi l’impossibile ma non ci fornisce:. Stampa

04/03/1996 il Globo: Vigili all'attacco del Comune'Pretende da noi l’impossibile ma non ci fornisce:


Domenica 3 – Lunedì 4 marzo 1996 IL G LOBO

Il Sulpm lancia l’allarme sui rischi per la salute dei caschi bianchi – Intanto parte un’interrogazione a Bassolino sul vestiario


VIGILI all’attacco del Comune

“Pretende da noi l’impossibile ma non ci fornisce neanche le dotazioni minime”

di Maria Marino Cerrato

Napoli – Non si è ancora dissolto l’eco dei 113 avvisi di garanzia per altrettanti vigili urbani (di cui 34 rinviati a giudizio, tre di questi per non aver sequestrato sigarette di contrabbando) che il corpo di polizia municipale passa di nuovo all’attacco del Comune di Napoli,suo datore di lavoro.

L’occasione è venuta dall’incontro – dibattito promosso dall’Associazione napoletana di medicina d’urgenza e pronto soccorso A. Cardarelli sul tema “Ambiente di lavoro e salute psico – fisica.

I vigili urbani una categoria a rischio?

All’iniziativa hanno preso parte medici(come Sergio Piro,psichiatra e direttore sanitario dell’ospedale Frullane, Ruggiero Nigro ,direttore del dipartimento osservatorio polispecialistico del Cardarelli, Aldo Pezza, direttore dell’istituto di malattie dell’apparato respiratorio dell’università Federico II° e Francesco Blasio, pneumologo dello stesso ateneo)ma anche magistrati come Aldo De Chiara e esponenti e dirigenti del Sulpm, tra cui il responsabile Daniele Minichini, il Comandante della polizia urbana della provincia di Napoli, Giosuè Candita e l’assessore al traffico nonché vicesindaco Riccardo Marone. Al centro del dibattito i rischi per la salute cui sono sottoposti ogni giorno i caschi bianchi che operano in una città ad altissimo tasso di inquinamento atmosferico come Napoli. Ma il “clou” si è avuto quando Marone, dopo aver sottolineato il rammarico dell’amministrazione comunale nel non poter tenere un nuovo concorso per vigili urbani a causa del dissesto, ha in parte convenuto con l’argomento in discussione e cioè sui rischi per la salute di questi pubblici ufficiali. Immediata la reazione di Minichini che ha dichiarato:”Se l’assessore e il Comune tengono,come dicono, alla salute della polizia urbana allora come mai hanno deciso di stornare altrove i 250 milioni iscritti a bilancio per le visite mediche dei vigili, tra l’altro previste dalla legge?”.

Amministrazione sotto accusa,dunque. E gli attacchi non vengono solo da parte del Sulpm ma anche dall’interno della sua stessa maggioranza. Il consigliere comunale Giovanni Bisogni(Pds) ha infatti presentato un’interrogazione a Bassolino sul vestiario dei caschi bianchi.

In essa si lamentano varie carenze tra cui quella che “non vengono rispettate le scadenze delle forniture. Tanto che quella del 94(scarpe estive maschili,scarpe da donna, camicie invernali) non è stata ancora distribuita”, Inoltre, la gara d’appalto da 3,5 miliardi per 2300 capi ultimata di recente riguarda forniture del 95 che – spiega Minichini – se tutto va bene saranno consegnate nel 97”. In più - dice Bisogni – i prezzi di aggiudicazione sono stati in parte eccessivamente bassi, per cui lasciano adito a sospetti sulla qualità dei capi”.

Qualche esempio? Un paio di scarpe maschili a 48 mila lire di prezzo di gara è stato aggiudicato per 20 mila lire. E un completo giaccone e pantalone impermeabilizzato da 148 mila lire è stato aggiudicato a 108 mila lire.

“Proprio a causa di questi forti ribassi – si è saputo che molte ditte di rilevanza europea hanno rifiutato a priori di partecipare alla gara di appalto ritenendo impossibile offrire quei prezzi se non a rischio di produrre capi di infima qualità”. Poco male per quei motociclisti perché non dispongono di una moto ma neanche quello normale perché almeno sulla carta vantano la qualifica di motociclisti. Da quanto detto, Bisogni ha evinto che “non sono rispettate le norme a tutela della salute e dell’integrità dei vigili, perciò si chiede che l’ amministrazione comunale risponda in modo non ambiguo ai problemi esposti”. In caso contrario Bisogni ha annunciato che valuterà l’ ipotesi di informare la magistratura competente. “ Ma non sono solo questi i problemi della categoria – dice Minichini-. Dalle 1880 unità sulla carta in forza al corpo dei vigili urbani, moltissimi sono ultra sessantenni e in età di pensionamento. Solo seicento operano sulle strade e da questi si pretende che oltre a regolare il traffico, elevare contravvenzioni, e svolgere attività antiabusivismo, conducano anche la lotta al contrabbando di sigarette. Come se la polizia, i carabinieri e la finanza non esistessero. C’è poi da aggiungere che Napoli è l’unico capoluogo di regione a non avere una scuola di polizia municipale in loco. Quella campana sta a Benevento. Ma la possibilità di trasferirla a Napoli c’è. Al riguardo la regione ha dato la propria disponibilità a finanziarla. Aspetta solo che il comune metta a disposizione i locali. E anche questi ci sono- aggiunge Minichini- a Ponticelli, per la precisione, ma chissà perché non vengono utilizzati. E non è finita. Siamo l’unica città d’Italia a on avere un regolamento della polizia municipale. Non possiamo frequentare corsi di aggiornamento. Di recente ce ne è stato uno sul codice della strada ma vi hanno partecipato solo 80 vigili. Inoltre – continua- non abbiamo in dotazione né il codice penale, né quello di procedura penale, e neanche quello civile. Né tanto meno il codice della strada integrale e regolamento del codice della strada. Nonostante questo, si pretende da noi l’impossibile e quando proponiamo al comune l’adozione di provvedimenti a costo zero ma di sicuro beneficio per la cittadinanza, ci rispondono picche. L’ultimo caso – dice Minichini riguarda la proposta del Sulpm in accordo con l’Uti e CUT(sindacati dei tassisti) di spostare il parcheggio dei taxi da via Mario Fiore a piazza Medaglie d’Oro. In questo modo – conclude – si eviterebbe la doppia fila di auto che inevitabilmente si forma a via Fiore intralciando la circolazione e, rendendo più visibile il parcheggio dei taxi, si incentiverebbe l’utente a servirsi di questi mezzi anziché dell’auto privata".