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21/9/2005 Cara signora Moratti.


Lettera aperta alla sig.ra Moratti Ministro della Pubblica istruzione



Cara signora Moratti,

oggi abbiamo visto in tv l’inaugurazione dell’anno scolastico 2005 – 2006,dove si metteva in risalto “la scuola per tutti” e il Presidente della Repubblica Ciampi parlava di integrazione degli immigrati e tante altre belle cose.

Le chiedo: ma all’integrazione dei disabili (ahimè?!) italiani, chi ci pensa?

Sostengono che con la sua riforma, Lei, ha ridotto ulteriormente le cattedre di sostegno argomentando che il disabile deve essere integrato nella classe.

Belle parole!!

Adesso le dico io qual è l’integrazione di nostro figlio Manuele,12 anni, autistico e con prognosi di gravità!!

Il 16 c.m. è cominciata la scuola, ma non per Manuele (primo anno delle medie)perché, nella riunione tenuta con la direzione didattica, ci hanno chiesto di :

1. portarlo il giorno 22 per preparare la classe al portatore di handicap.

2. farlo permanere solo nelle ore di sostegno(assegnate dodici, nonostante la gravità, anziché diciotto spettanti) perché noi genitori dobbiamo capire la scuola e le professoresse di base che, nelle altre ore (senza il sostegno),non riuscirebbero a seguire contemporaneamente il nostro ragazzo e i suoi compagni creando problemi per lo svolgimento del programma scolastico.

Le sembra giusto che i genitori degli altri ragazzi vedano in nostro figlio un ostacolo all’apprendimento scolastico dei propri.

Signora Moratti, allora, dove è finito il diritto allo studio e all’integrazione di nostro figlio?


Marano 20 settembre ’05

Brigida e Daniele Minichini